Anthony Bourdain e Asia Argento Alle due corti

Vorremmo condividere il nostro ricordo dei giorni in cui Anthony Bourdain e Asia Argento vennero Alle due corti per cena e poi a seguire per girare le riprese che avrebbero fatto parte dello show televisivo Parts Unknown.

Abbiamo fatto la loro conoscenza quasi per caso, qui a Lecce. La troupe del programma era in città per girare la puntata dedicata all’Italia ed aveva scelto vari ristoranti, fra cui il nostro, il Ristorante Alle due corti, non c’era.

L’incontro casuale con Giorgio Grassi e Rosalba De Carlo

Anthony Bourdain e Asia Argento però alloggiavano in una splendida dimora storica nel centro storico di Lecce. La reception, nel selezionare loro i luoghi in cui cenare e trascorre una serata tranquilla dopo le attività di tutto il giorno, prenotò da noi presentandoci come un locale in cui avrebbero potuto trovare piatti davvero speciali.

Fu così che arrivarono da noi in seconda serata. Si sedettero ad un tavolo al centro della sala, si mescolarono fra gli altri ospiti e furono anche riconosciuti da parecchi. La nostra clientela è soprattutto internazionale, colta, molto attenta e interessata alle tematiche legate al cibo, al viaggio e alla cultura che correla questi due grandi concetti. Di tutto questo Anthony Bourdain è sempre stato la personificazione mediatica nel senso più nobile ed autentico possibile.

Ordinarono i piatti più tipici e tradizionali del nostro menu: Ciceri e Tria, Fave e cicorie, Lasagna, Taieddha, vino locale delle migliori cantine. Così iniziammo a fare quattro chiacchiere, si trattennero a lungo anche dopo cena e tornarono la sera dopo, ed anche quella seguente.

La proposta, la sorpresa, la confusione

La mattina del quarto giorno, sul presto, ricevemmo una telefonata dalla reception della dimora in cui alloggiavano. Con un discorso lungo circa 30 secondi, ci avvisavano che nel giro di un’ora, se avessimo accettato, tutta la troupe di Antonhy Bourdain sarebbe arrivata da noi. Ci avrebbero inseriti nel programma delle riprese da fare a Lecce per la puntata di Parts Unknown dall’Italia.

Certo però… avremmo dovuto prima accettare. Secondo voi, quanto siamo stati a pensarci su?

Appena chiusa la telefonata al Ristorante scoppiò il panico. Praticamente con preavviso zero lo show più importante del mondo nel settore decide a sorpresa di inserirtiin un esperienza che potrebbe cambiarti la vita.

Eravamo a Luglio, per pranzo e soprattutto per cena eravamo quasi già sul tutto esaurito.

C’era chi cercava di spostare le prenotazioni su altri locali, accertandosi che fosse garantito loro un certo trattamento a nostre spese visto il disagio per gli ospiti. C’era chi si lanciava sul mercato ortofrutticolo ad acquistare alla cieca ogni tipo di ortaggio particolarmente fotogenico. Chi cercava di capire come vestirsi, chi cercava anticipatamente di prevedere quali sarebbero state le pietanze che avrebbero richiesto di veder preparare. Tutto avrebbe dovuto essere perfetto, il più perfetto possibile quanto meno. C’era anche chi quasi piangeva, perché non se la sentiva di affrontare questa macchina da guerra televisiva che nel giro di pochi minuti avrebbe invaso la sala e la cucina.

L’inizio delle riprese

In effetti, in poco tempo partì l’inferno. Per primi iniziarono ad arrivare i produttori e due registi, con i propri interpreti per esser certi che tutto fosse chiaro ed organizzato.

Giorgio mentre viene microfonato.

Subito dopo arrivò l’ondata dei tecnici delle luci, che visti i tempi, senza alcun sopraluogo preliminare cercarono di capire come illuminare gli ambienti prescelti. Definirono anche il luogo in cui allestire il tavolo dove Anthony e Asia avrebbero cenato e discusso dei piatti tipici leccesi. Calcolavano distanze e scorci per le inquadrature, insomma, un macello. I primi faretti e telecamere vennero montati, i cameramen provavano la resa delle inquadrature sui display, era tutto pronto ed in cucina Giorgio Grassi e Rosalba De Carlo iniziarono a preparare quanto stabilito.

 

Era difficile mantenere una certa disinvoltura sapendo di essere ripresi ed avendo davanti agli occhi 4 operatori attenti ad ogni cosa, ad ogni minimo movimento, sbuffo di vapore, schizzo eccessivo. Mantenere il sorriso e non lasciarsi andare alla preoccupazione di far bella figura e non tradire la grande fiducia accordataci

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L’interruzione per la cena dei clienti

Ma verso mezzogiorno fu chiaro che le riprese sarebbero durate di più del previsto. Capimmo anche che non tutte le prenotazioni avrebbero potuto essere spostate o annullate. Non potevamo deludere chi da mesi aveva prenotato al Ristorante Alle due corti per il piacere di essere proprio qui. Quindi, follia nella follia: non avremmo aperto per pranzo, ma per la cena sarebbe stato impossibile. Decidemmo quindi di risolvere sospendendo le riprese per riprenderle dopo che tutti avessero finito di cenare.

Ma c’era un problema: bisognava rimuovere le macchine da presa dalla sala e rimettere tutto posto per i clienti in arrivo. Con dei segni di nastro adesivo colorato sul pavimento i tecnici presero nota di come alla fine tutti i tavoli e cavalletti delle telecamere avrebbero dovuto essere riposizionati per finire le riprese.

Era una scena davvero insolita e surreale per noi, anche perché, nella piazzetta di fronte al finestrone principale della nostra sala, erano parcheggiati tutti i camion dei tecnici, i mezzi, le grandi macchine da ripresa. Sostavano lì tutti i cameramen, i tecnici, i truccatori, i responsabili della produzione: tutti fuori, accampati di fronte al nostro locale in attesa… che ogni nostro cliente finisse di cenare.

Le riprese Alle due corti per lo show

La nostra cucina non è mai stata tanto veloce, ma anche la collaborazione degli ospiti fu fondamentale, molti si sbrigarono e poi attesero fuori per essere presenti alle riprese, che in realtà si conclusero intorno alle 5 poco prima dell’alba.

Dalle 9 del mattino fino alle 5 del giorno dopo il Ristorante Alle due corti fu completamente dedicato alla realizzazione di riprese televisive. Prima in cucina e poi in sala, al tavolo con Anthony e Asia che chiacchieravano tranquillamente fra di loro e fra una cosa e l’altra parlavano dei piatti tipici che stavano degustando. Facevano anche qualche domanda allo chef Giorgio Grassi, che per l’occasione serviva loro Ciceri e Tria, Taieddha, Turcinieddhi, Fave e cicorie, ed anche la Maestra di cucina Rosalba De Carlo, avvicinatasi al tavolo, ha avuto modo di scambiare qualche battuta divertente.

Cos’è rimasto di tutto questo?

Cosa ci è rimasto della nostra partecipazione allo show Parts Unknown? Oltre ad una grande stanchezza il giorno dopo, quello che ci è rimasto è il piacere di aver conosciuto due persone speciali e sorprendenti.

Anthony Bourdain, un signore d’altri tempi. Eccentrico il necessario per sfuggire alla banalità che spesso invade i servizi televisivi su argomenti gastronomici. Capace di cogliere le caratteristiche del cibo, ma anche del luogo che lo ha prodotto e delle persone che gli hanno dato forma. Una gentilezza impalpabile che avvolgeva ogni singola parola, ogni sguardo sereno ed interessato al dettaglio.

Asia Argento: una donna intelligentemente sofisticata, gentile nei modi, nel tono di voce, nell’espressione del volto, solare anche di notte. Una figura fortemente in contrasto con l’immagine che spesso sembra caratterizzarla. La sua dolcezza autentica ci ha sorpreso e conquistato, era piacevole anche solo osservarla.

Tutto qui, avevamo il piacere di condividere il ricordo di questi giorni, conclusosi con la follia di una maratona televisiva che mai avremmo pensato di vivere.

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