Questo amore
    - Romanzo -
 
  Roberto Cotroneo, Mondadori Editore, Milano, 2006
    pag. 15.
 
  La sera prima. C'è sempre una sera prima in queste cose. La 
    sera prima stavamo "Alle due corti", 
    sette tavoli in tutto.
    Lui aveva voluto unirne tre, anche se eravamo in sedici voleva che fossimo 
    tutti assieme. C'era suo padre. C'era Giovanni, con Marisa. C'era Elvira, 
    c'era Rocco, e c'era Gianni. La televisione era accesa su un programma di 
    varietà. Ballerine, lustrini, battute spiritose. La cameriera si muoveva 
    veloce con i bicchieri: aggiungeva, spostava, sistemava, la corteggiavano 
    tutti, forse anche Edo.
    Era di Trani quella ragazza, alcuni anni dopo sposò un avvocato di 
    Fidenza. Prima di andarsene venne in libreria. Le regalai 'Sentimento del 
    tempo' di Ungaretti.
    Il vero amore è una quiete accesa.
    Era vestita con un abito semplice, scuro, portava una spilla: un'ape d'oro 
    giallo ed'oro bianco, che le chiudeva la scollatura in
  
 
  [...]
 
   modo approssimativo. L'avvocato la aspettava fuori, con una Mercedes 
    grande, con il motore acceso.
    "Il vero amore è una quiete accesa" pensai ancora.
    Lei guardò il libro, imbarazzata, non doveva averne letti molti di 
    libri, non sapeva se dovesse aprirlo davanti a me, come un segno di riconoscenza, 
    o di ringraziamento, come si scarta un regalo, non sapeva se leggerne il titolo 
    ad alta voce, era indecisa ed imbarazzata anche nel sorridere.
    [...]